Oggi il Pupo e io siamo finalmente riusciti a «staccare» dal lavoro (e sì che era domenica!) e andare a farci la prima passeggiata in montagna dell'anno. Fare la prima passeggiata a ottobre significa esser stati proprio messi male col lavoro durante l'anno, ma non lamentiamoci: almeno questa volta ci siamo riusciti!
Il tempo è stato magnifico: fresco, ma soleggiato; verso la cima il verde dei prati ci si è presentato al meglio, mentre più in basso si camminava su un tappeto di foglie di castagno.
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Qualche
dato tecnico, per chi volesse cimentarsi nell'impresa:
• quota di partenza: 831 m
• quota della vetta: 1345 m
• dislivello complessivo: 550 m
• livello di difficoltà: E (= escursonistico privo di difficoltà)
• località di partenza: Traversella (TO)
• durata: 6 ore (compreso il tempo per scattare svariate foto, pranzo al sacco e mela di merenda; inoltre, tenete presente che io in discesa vado come una lumaca timida...).
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Alcuni dati a mio parere utili: a Traversella di domenica ci sono un bar (con annesso bagno, che serve sempre) e un minimarket aperti; durante il percorso non si trovano fontanelle, quindi è bene partire già con dell'acqua; però c'è un rifugio.
Abbiamo seguito il percorso in senso orario. Nella prima parte si sale quasi sempre in mezzo a boschi, di castagni prima e di betulle poi, ma anche di noccioli. Dopo una mezz'ora si passa vicino a un rifugio. Cammina cammina (una bella salita!), siamo arrivati a Cappia, un bellissimo gruppo di casette di pietra da cui si gode una vista incantevole.
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Si sale ancora, ma qui non ci sono più boschi bensì verdissimi prati, e si arriva a Piani di Cappia, un nucleo di casette purtroppo abbandonate. È un posto magnifico: qui abbiamo fatto una sosta per pranzare con un paio di panini, resi ancora più buoni dal paesaggio circostante e dalla consapevolezza di... essere arrivati fin lassù! A Piani di Cappia, inoltre, si trova una misteriosa incisione rupestre, uno strano omino ribattezzato subito dal Pupo «King Babaciu»; sarebbe l'ultima incisione del Sentiero delle Anime vero e proprio, ma per noi è stata la prima, dato che abbiamo percorso un anello la cui prima metà non fa parte del Sentiero, che abbiamo invece seguito a ritroso, da monte a valle.
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Da qui abbiamo quindi cominciato la discesa, lungo la quale abbiamo incontrato una decina di altre incisioni rupestri, tutte ben segnalate. La discesa per me è stata un po' ostica (come ogni discesa, d'altronde: preferisco le salite!), perché a ogni passo ho l'impressione che scivolerò; ma per fortuna non è stato così, e sono riuscita a ritornare al punto di partenza sana e salva (anche grazie al Pupo, che in moltissimi casi mi ha fatto da... bastone!).
E dunque, se vi va di farvi una bella passeggiata, non troppo facile ma nemmeno troppo impegnativa, finché il tempo tiene, questo è un percorso che vi consiglio: è veramente bello, tranquillo, fuori dal mondo. Come sempre, anche questa volta la montagna non mi ha deluso.