A volte ritornano...
E infatti, dopo quasi un anno, rieccomi qua a scrivere un nuovo post sul mio blog. La vita è proprio fatta di corsi e ricorsi. Ogni tanto bisogna interrompere qualcosa, senza prendersela troppo se non si ha più voglia (o tempo...) di farla, e lasciare che sia: quando sarà il momento giusto, la voglia (e con lei anche il tempo) ritornerà, e si ricomincerà a farla.
Così è stato per il mio blog. A poco a poco i post sono diventati sempre più sporadici, fino a interrompersi del tutto. Inutile chiedermi perché: così è stato, e ho capito che certi flussi vanno accettati per come vengono; sforzarsi di nuotare contro corrente sarebbe sciocco e controproducente.
Ma ora la corrente mi ha riportato qui. Non è un «tornare indietro», perché in un anno di cose ne sono successe, anche se magari piccole; piuttosto, è stato un bel giro lungo, durante il quale ho fatto altre cose, ma ora la corrente mi ha riportato al blog, con qualche cosa in più che porto con me.
Ma quali sono queste piccole cose che sono successe? Be', qualcuna è indicata nel titolo di questo post, una specie di condensato di cose nuove che ho scoperto e che mi sono piaciute.
Innanzitutto (ma non in ordine d'importanza), lo
yoga. Dopo due tentativi falliti anni fa, ho deciso di riprovarci, grazie a dei video che si possono trovare su YouTube. Li fa una ragazza molto brava. Alcuni sono brevi, di 6-10 minuti; altri invece sono di mezz'ora, e organizzati in successione: bisognerebbe farne uno al giorno per un mese intero. Io per ora sto seguendo il programma
YogaRevolution: 31 lezioni, una diversa dall'altra, e mi piace molto. Chissà perché quegli altri due miei tentativi erano falliti...
Un'altra novità che ho scoperto è l'
armonica blues. Sì, proprio l'armonica, diatonica per la precisione. Un giorno ho deciso di comprarmene una e provare a soffiarci dentro. Ho subito incontrato il primo ostacolo: nell'armonica non si soffia solo, ma si aspira anche (anzi, perlopiù si aspira), e se in un foro si soffia esce una nota, se si aspira ne esce un'altra. Poi, se si aspira con una certa tecnica, escono altre note ancora (ma questa è un'altra storia...). Ho iniziato per conto mio a strimpellare
Oh Susanna, che ormai odio da tante volte l'ho fatta. Poi, però, ho deciso di cominciare a prendere lezioni da uno che sappia suonare davvero, e che suoni blues, roba tipo Muddy Waters, Jason Ricci, Little Walter... Avete presente Little Walter? No? Be', l'ultimo disco dei Rolling Stones l'avrete sentito, no? Ebbene, la canzone che passavano sempre alla radio è una cover di Little Walter; lì l'armonica la suona Mick Jagger, che non è Little Walter, ma comunque tanto di cappello! Nel frattempo ho anche cambiato armonica: ora uso una
Tombo Lee Oskar che mi ha regalato il Pupo, ed è davvero ottima (se solo la sapessi suonare...).
In ordine sparso, cos'abbiamo ora di novità? Ah, sì: il bullet journal. Ne avete mai sentito parlare? In pratica, è un'agenda/diario, ma non preconfezionata come quelle che si comprano, bensì personalizzata: te la crei tu come ti è più comodo. In genere si crea un planner annuale, uno mensile, uno settimanale e uno (indovinate un po'...) giornaliero. Ma poi si possono aggiungere un sacco di altre cose utili, come i tracker, o le to-do-list e tutto quello che si vuole. Detto così può sembrare una cavolata, ma vi assicuro che non lo è: è utile e anche divertente. Ma ne parlerò più diffusamente in un altro post.
Poi: le vacanze. Anche qui, arriverà poi un post specifico, anche perché a breve avrò un bel po' di nuove foto da farvi vedere.
Il
rock. Eh sì: dove c'è blues c'è anche rock. E per me, rock (classic rock) significa The Who. Non so se vi ricordate, ma in un
post del lontano gennaio 2016 inserii, fra le cose che desideravo, andare a vedere un concerto degli Who. Ebbene, l'ho visto! E, se Ticketmaster si degna di mandarmi i biglietti che ho comprato sei mesi fa, fra meno di un mese ne vedrò anche un secondo!!! Chi l'avrebbe mai detto? Io non di certo. E poi, visto che non c'è due senza tre...
Minimalismo. Qui entriamo nella sfera del fashion. Mi sono accorta che il mio guardaroba sta diventando sempre più minimal: capi dalle linee pulite e in colori neutri e basici. Ormai, quando trovo un capo che mi piace, ne compro quattro, uno per colore: bianco, grigio, nero e beige (qualche volta ci aggiungo anche il blu: botta di vita!). Così è molto più facile abbinare il tutto, provare per credere!
Ma se da una parte sono neutra, dall'altra mi scateno con l'arcobaleno grazie al
colouring. Conoscete questo passatempo? L'avete mai provato? E' davvero rilassante e piacevole. Ormai, grazie a vari regali del Pupo, ho una bella collezione di colouring book, soprattutto di
Johanna Basford. In un altro post ve li mostrerò.
Bene: sarà che non scrivevo da un anno, ma questo post è venuto bello lungo, direi! Ora basta chiacchiere: vado a farmi un giro sui vostri bei blog, perché devo rimettermi in pari con voi e leggere le vostre novità.
Ciao e a presto!