Il protagonista di questo bizzarro romanzo è Vatanen, un giornalista quarantenne di Helsinki che, dopo aver investito una lepre che poi fugge in un bosco, decide d'inseguirla nel folto degli alberi. Così facendo si lascia dietro le spalle tutta la sua vita: lavoro, moglie, città. Trovata la lepre, la fa medicare e la fa diventare domestica. Inizia così l'avventura di Vatanen e della sua lepre, che li porterà ad attraversare la Finlandia da sud a nord, da Helsinki alla Lapponia, fino all'Unione Sovietica, in una serie di peripezie
on the road scanzonate, irriverenti e ironiche come è lo stile dell'autore, Arto Paasilinna, ma a tratti anche toccanti, persino angoscianti, comunque sempre coinvolgenti. E' una fuga, quella di Vatanen, e infatti il libro inizia con una fuga (metaforica) e finisce con una fuga (concreta). Un bel libro, che ho letto con piacere, anche perché aiuta ad avvicinarsi a una cultura di cui poco o nulla conosciamo, quella finnica, e lo fa soprattutto attraverso il paesaggio, la natura, gli animali, che sembrano quasi i veri coprotagonisti piuttosto che gli altri esseri umani, presenti sì, ma un po' come sfuocati, secondari, di sfondo.
Mi è piaciuto di più un altro romanzo di Paasilinna,
Il bosco delle volpi, che consiglio senz'altro; ma anche questo è decisamente un bel libro, che scivola via veloce e lieve come un fiocco di neve che scende sulla Lapponia. Bello; gli do 4 su 5 come voto.
L'anno della lepre
di Arto Paasilinna, ed. Iperborea, 2012 (orig. 1975), € 13,00, 192 pagine
L'ho letto un paio di anni fa col Gdl della biblioteca della mia città e mi era piaciuto molto, soprattutto per la cultura nord europea che amo tantissimo!
RispondiEliminaAnnamaria
Me li segno entrambi e vedrò di comprarli presto, sembrano racconti di quelli che portano in una dimensione di rilassamento e serenità. Grazie del bel suggerimento, mi piace leggere e qualche bel titolo è sempre benvenuto.
RispondiEliminaKiss, Sonia
me l'hanno consigliato anni fa ma ancora non mi sono decisa!
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