07 gennaio 2013

Recensione libro: Cell, di Stephen King

Uno dei più brutti libri che abbia mai letto, di una noia mortale, con un'idea di partenza abbastanza interessante, ma in fondo niente di particolarmente originale, come fa già intuire la dedica al regista Romero, quasi a chieder scusa per la scopiazzatura; un'idea da cui poi scaturisce un fiume di inutili parole, di azioni scontate e di personaggi improbabili (il bambino dodicenne che parla come un professore del politecnico è a dir poco stucchevole). Un'occasione che poteva essere buonina, ma che invece si è persa in una vischiosa brodaglia di banalità e lungaggini, della serie «più sono le battute = maggiore è il guadagno», tipico modus opernadi dell'industria editoriale americana. Sconsigliatissimo.

Cell 
di Stephen King, ed. Sperling & Kupfer, € 18,00

2 commenti:

  1. Grazie per essere passata e grazie per il premio!

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  2. Caspita ora che ci penso è tantissimo che non leggo un libro.
    Sicuramente non riprenderò da questo.
    Grazie
    Tiziana

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