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05 settembre 2020

Passeggiata in montagna: il giro del lago di Ceresole Reale

Ceresole Reale

E' passato di nuovo tanto tempo dall'ultimo post, e combinazione anche quello riguardava una passeggiata nella natura. In questo periodo, poi, dopo la quarantena forzata, viene proprio voglia di stare all'aperto per respirare dell'aria pulita e fare movimento. Un po' per scelta e un po' per necessità, quest'anno io e il Pupo abbiamo deciso di non fare una lunga vacanza lontano da casa, bensì varie mini-vacanzine e gite di prossimità, soprattutto nella nostra bella regione, il Piemonte. Così ieri siamo andati a Ceresole Reale, in provincia di Torino, a respirare aria di montagna, fresca e pulita. 

Ceresole Reale

A Ceresole c'è un lago artificiale intorno al quale si può fare una gradevole passeggiata lunga 7,6 chilometri, tutta in piano e semplicissima, in parte su sterrato e in parte su asfalto. Vi si accede dal paese o poco più avanti, dal rifugio Massimo Mila, dove si trova un comodo parcheggio con bagni pubblici, anche per portatori di handicap; fra l'altro, il giro del lago si può fare anche con passeggino o in sedia a rotelle. 

Ceresole Reale
 

Si può percorrere in senso orario o antiorario, come si preferisce; noi abbiamo optato per il senso orario, in modo da camminare per la prima metà al sole (di mattina). Poco dopo l'inizio dell'anello, andando in senso orario, si passa sotto il paese e vicino a un'area picnic; superata la diga, la seconda metà del periplo è quasi tutta in ombra; da lì si diramano vari sentieri che s'inerpicano su per la montagna boscosa. In un'ora e tre quarti di camminata abbiamo finito il giro. 

Ceresole Reale
 

Avevamo intenzione di mangiare al rifugio Mila, ma i gestori ci hanno detto in modo spiccio che fino all'una e mezza non servivano il pranzo; devo ammettere che mi sarei aspettata un po' più di sollecitudine da parte loro, tipo dirci «se volete però vi possiamo preparare un panino»; invece ci hanno solo detto che bisognava prenotare per mangiare. Così siamo andati in paese, dove abbiamo trovato un risorantino pizzeria con dehors: la Lanterna del Duca. Abbiamo mangiato un'ottima polenta, io concia e il Pupo con i funghi (una porzione di polenta per 7 euro). Il servizio è decisamente spartano: fai l'ordinazione, ti siedi dove vuoi e quando chiamano il tuo numero vai a ritirare il pasto servito in vaschette di alluminio tipo Cuki con posate e bicchieri di plastica (non molto eco-friendly...). E la vista non è propriamente idilliaca: un campeggio squallido e maltenuto. Ma c'è poco da fare: Ceresole, per quanto carino, non è in Trentino-Alto Adige, quindi non aspettatevi fiori alle finestre, graziosi centrotavola, decorazioni in legno, cuscinetti rivestiti di belle stoffe, cura e pulizia. Tutto è tenuto non troppo bene, e per arrivare a Ceresole si passa per località davvero bruttine e raffazzonate; ma almeno il contesto naturale è bello e, se abitate vicino, una passeggiata intorno al lago, coronata da una buona polenta, è un modo piacevole per passare la giornata.

Ceresole Reale




19 ottobre 2017

Una passeggiata nell'Oasi Zegna

Ciao a tutti e ben ritrovati, dopo un altro bel po' di tempo che non scrivevo sul blog.
Oggi voglio parlarvi di un parco che ho scoperto da poco: l'Oasi Zegna (sito web qui; pagina Wikipedia qui). L'Oasi Zegna è un'area naturalistica in provincia di Biella, in Piemonte. Venne istituita dall'imprenditore Ermenegildo Zegna, da cui prende il nome, che fondò a Trivero la ditta Zegna, ma non solo: come altri industriali "illuminati" e "umanisti" dell'epoca (una razza ormai completamente estinta...), costruì le case per i dipendenti e un centro dedicato alla salute, alla formazione, allo sport e al tempo libero dei suoi concittadini. Oltre a tutto ciò, fece rimboschire le pendici della montagna, e da qui nacque l'Oasi Zegna.


Questo parco comprende svariati sentieri, di diverse lunghezze, gradi di difficoltà e altitudine. Non mancano, poi, le strutture ricettive: rifugi, alberghi, ristoranti, bar, ma anche birrifici e caseifici. Insomma, un bel modo per scoprire il territorio: passeggiare e gustarne i prodotti.
Così, sabato scorso io e il Pupo abbiamo deciso di andare all'Oasi Zegna per fare una prima passeggiatina "propedeutica", cioè una camminata breve e semplice per cominciare a studiare la zona, in vista di un trekking più impegnativo magari in primavera. Di domenica vengono organizzate molte passeggiate tematiche guidate, ma noi abbiamo preferito fare per conto nostro. Abbiamo scelto la Passeggiata dei Rododendri, breve (un'ora e mezza) e facile (percorribile anche da disabili in carrozzella e genitori con passeggini). Certo, in questa stagione i rododendri non sono fioriti, ma comunque la natura è bellissima, con i colori autunnali che tanto piacciono a me. In realtà, abbiamo trovato un po' confuso il sistema di indicazione dei sentieri, perché molti si intersecano fra loro o si sovrappongono per alcuni tratti. Infatti, all'inizio il sentiero che abbiamo percorso non era molto facile: era piuttosto ripido e di certo non adatto alle sedie a rotelle, dato che fondo era di terra, coperta da tantissimi ricci di castagne caduti.


Comunque, dopo poco il sentierino si è congiunto al vero percorso dei Rododendri, molto meno "selvaggio", ma comunque incantevole: il fondo era cementato e cintato da una staccionata.


In alcuni punti sembrava di essere quasi in un giardino giapponese (io li adoro!).



Ma tutt'intorno c'erano boschi montani molto misteriosi.


Finita la nostra passeggiata, siamo risaliti in auto, che avevamo lasciato a Trivero, e dopo pochi chilometri abbiamo trovato il Birrificio Jeb (sito web qui), un posticino davvero carino, praticamente su un tornante della strada che risaliva la montagna, un angolino tranquillo e un po' surreale. Ci siamo accomodati a un tavolone con panche all'aperto, sotto una tettoia, e abbiamo pranzato con tagliere misto (il Pupo) e una miaccia al formaggio (io), accompagnati ovviamente da due ottime birre artigianali – e lo dice una che non ama particolarmente la birra, ma dopo una passeggiata nella natura, sotto il sole, che cosa c'è di meglio?


La miaccia (v. qui), per chi non la conoscesse, è una specie di crêpe salata di farina bianca e gialla tipica della Valsesia e dei Walser, davvero squisita, che si può farcire con formaggi e affettati.
Bene, vi ho fatto venire voglia di fare una salto da queste parti? Spero di sì!
Alla prossima!

19 marzo 2014

Il viaggio di nozze dei Pupi (parte 6): Riva di Tures e Knuttenalm

Ancooora??? 
Ebbene sì!
Lo so, lo so: è passato già quasi un anno dal matromonio dei Pupi, e dieci mesi dal loro viaggio di nozze. Ma pazienza! Ho ancora un posticino da farvi vedere. Poi basta, lo prometto.

Oggi vi porto in montagna, in una malga tipica del Sud Tirolo, la malga Knuttenalm, che si trova nel comune di Riva di Tures.
Già Riva è un posto incantevole, in un paesaggio meraviglioso:
questa foto vale più di mille parole:


Da lì io e il Pupo, novelli sposini, siamo partiti per una piacevolissima passeggiata.


Arrivati quasi alla meta ci siamo ritrovati nella neve!
E dire che era fine maggio...


Tuttavia, non ci siamo lasciati scoraggiare, e dopo poco siamo arrivati al nostro obiettivo: la malga Knuttenalm.


Un posticino davvero accogliente e suggestivo, tutto di legno e pieno di particolari graziosi, come sono sempre le case da queste parti. Ci siamo accomodati fuori, a quei tavoloni che vedete nella foto a sinistra, e ci siamo riscaldati con un buon caffè; davanti a noi si apriva una vista spettacolare verso valle. Intorno a noi si sentivano i fischi delle marmotte, evidentemente in allarme. Poi abbiamo capito perché erano così sul chi vive: alla malga producono un «portentoso» unguento a base di grasso di marmotta, povere bestie! Va be', c'è sempre l'altra faccia della medaglia.

In compenso, guardate che casottino.
E' il mio casottino dei sogni!


Non è stupendo? Non so cosa darei per averne uno così in giardino. Lo userei come rifugio. Ci metterei un divanetto per sonnecchiare nei caldi pomeriggi estivi, un tavolino e una seggiola per scrivere o leggere o usare il pc. Ci metterei delle tendine tirolesi e qualche ricamo qua e là. E tanti fiorellini di campo. M'immagino come dev'essere bello ascoltare il rumore della pioggia sul tetto. Ah... (sospiro)

Bene, questo era davvero l'ultimo post sul viaggio di nozze dei Pupi. Confesso che quasi quasi mi dispiace...
Ma su col morale: ho ancora un sacco di bei posti da farvi vedere!
Ciao a tutti!


09 novembre 2013

Il viaggio di nozze dei Pupi (parte 5):
Bressanone e Brunico

Eh eh eh, voi credevate che fossero finiti i post sul mio viaggio di nozze, eh? E invece no! Magari non ne potete più... Io però oggi vorrei mostrarvi alcune (poche, prometto!) foto di due bellissime città del Sud Tirolo, che io e il Pupo abbiamo visitato in giornata durante il nostro viaggio di nozze in Trentino-Alto Adige.

Cominciamo con Bressanone.

Invitanti giardini misteriosi che si nascondono dietro cancellate di ferro battuto.

Meravigliose case con bovindi ricoperti di rampicanti.

Angoli tranquilli, dove sedersi a leggere un buon libro.

Un fiume dalle rive piene di verde.

Deliziose stradine lastricate su cui si affacciano alcune case curate ma non troppo...

 ... e altre invece curatissime!

Ancora due passi lungo il fiume.

Il paesaggio intorno a Bressanone: prati e boschi.


E ora facciamo un salto a Brunico.

 Una coloratissima vetrina.

Case dipinte: questa è una panetteria.

Una finestra deliziosa.

Il paesaggio visto dal castello di Brunico.

Anche qui non manca il fiume.

Una bella insegna in ferro battuto.

Allora che ne dite, non sono posti bellissimi? Ma il viaggio di nozze dei Pupi non finisce qui: a breve un altro post (l'ultimo, prometto!) con le foto di due escursioni degli sposini.
Ciao!

11 settembre 2013

Il viaggio di nozze dei Pupi (parte 4): Rio Bianco e Sand in Taufers

Ciao a tutti, cari lettori!
Come vedete, il mio resoconto del viaggio di nozze mio e del Pupo mio marito continua!
Questa volta vi voglio mostrare alcune foto di due località: Rio Bianco e Sand in Taufers. Entrambe si trovano in Sud Tirolo, vicino al posto dove siamo stati in vacanza, Lutago-Valle Aurina.

Rio Bianco è un micro-paesino situato più in alto rispetto a Lutago: poche case, ma tenute benissimo e molto carine.


Guardate che scorcio delizioso ho scovato:


Sand in Taufers, invece, si trova più verso valle, ed è una cittadina vera e propria, con negozi, il municipio, la biblioteca. Il tutto è dominato da un magnifico castello:


Ovviamente non mancano le tipiche graziose chiesette sudtirolesi:



Ci sono case grandi...


... e casette decisamente più piccole (io vado matta per queste capanne/casette di legno!):


C'è anche un bellissimo sentierino che costeggia un torrente, con orti che sembrano usciti da Farmville:


Aaah (sospiro), non c'è che dire: sono proprio bei posti. Direi che questo bel cagnolone, incontrato per caso, può considerarsi fortunato (anche se per la verità ha un'aria un po' corrucciata...):


Alle prossime tappe del viaggio di nozze dei Pupi!
Ciao!

24 luglio 2013

Il viaggio di nozze dei Pupi (parte 3): escursione alle cascate di Riva

Ciao a tutti!
In questo post voglio farvi vedere qualche foto di un'escursione che io e il Pupo, novelli sposini, abbiamo fatto in montagna, in Sud Tirolo.
Partenza: Sand in Taufers.
Arrivo: le cascate di Riva.
Si parte dalla località di Sand in Taufers, un posticino davvero grazioso, di cui vi mostrerò le foto in un altro post. Si cammina per un po' praticamente in pianura, lungo una stradina asfaltata fra prati verdi, montagne ammantate di boschi, chiesette immacolate e magnifiche casette.




Dopo un po' si abbandona la stradina asfaltata e ci s'inoltra in un bosco fittissimo, dove si sale, si sale, si sale... lungo sentierini, ponticelli di legno e scalette che sembrano fatte dagli elfi.


Questi elfi, però, dovevano essere dei burloni, perché non vi dico la quantità di gradini che abbiamo dovuto salire! Ma alla fine la fatica è stata ricompensata da un magnifico spettacolo: le cascate!


Dalle cascate siamo poi ridiscesi in un'altra bellissima valle.



Che posti incantevoli, vero? E tenuti alla perfezione, pulitissimi, ordinati e al contempo ancora selvaggi, «naturali». Devo ammettere che ho parecchia nostalgia di quei luoghi, geograficamente vicini a dove vivo io (Piemonte), ma tanto, tanto diversi quanto a cultura e rispetto per le cose, le persone e gli animali.
Nel prossimo post sul viaggio di nozze dei Pupi, vi mostrerò alcune foto di un'altra escursione in montagna, dove abbiamo trovato ancora la neve (a maggio!).
Ciao!




29 giugno 2013

Il viaggio di nozze dei Pupi (parte 2): l'hotel

Ciao a tutti! Visto che vi è piaciuta la prima puntata del mio resoconto del viaggio di nozze dei Pupi, eccoci qua alla seconda parte (ma non è l'ultima, eh!), in cui vi parlerò dell'hotel in cui siamo scesi. Be', più che altro lascerò che siano le foto a parlare per me. Solo due parole. L'albergo si chiama Hotel Schwarzenstein, un hotel 4 stelle superiore davvero bello. Noi ormai ci andiamo da quattro anni, fin dalla prima volta in cui siamo stati a Lutago, e ci siamo sempre trovati benissimo. E' una struttura molto grande, ma non dispersiva: insomma, ci si orienta, il che non è scontato negli alberghi di montagna di nuova concezione, spesso su vari livelli, alcuni fuori terra alcuni sotto terra. Ecco una foto «panoramica» della struttura:


Bello, eh? E poi, pur essendo vasto, e quindi con numerose camere, non c'era mai folla da nessuna parte; in effetti io e il Pupo ci chiedevamo spesso dove fossero tutti, visto che a cena abbiamo sempre trovato le sale da pranzo piene, mentre negli altri spazi comuni (piscina, saune, giardino, palestra) non c'era quasi mai nessuno. Noi, poi, abbiamo escogitato uno stratagemma: facevamo evidentemente il contrario degli altri, cioè di mattina stavamo a crogiolarci fra piscina interna ed esterna, saune (ce ne sono ben sei) e hot whirpool esterna. Stavamo lì nella zona spa fino alle 14, più o meno, e poi andavamo a pranzo; l'hotel propone infatti la pensione 3/4, come la chiamano da quelle parti, cioè colazione, pranzo al buffet (servito dalle 12.30 alle 16) e cena. Poi, di pomeriggio, facevamo gite e passeggiate: a quanto pare gli altri ospiti facevano l'opposto, perché praticamente tutte le mattine in piscina c'eravamo solo noi! Guardate che panorama si vede dalla piscina esterna:




Non c'è male, vero? E anche l'interno è molto bello, curato, elegante senza risultare impersonale, e soprattutto molto, molto pulito. Le camere sono immacolate: ci sono due signore delle pulizie che secondo me rasentano la follia, tanto sono minuziose. Parlando di camere, anche quest'anno (soprattutto quest'anno!) abbiamo scelto una Panorama Suite, una stanza-alloggino di 70 metri quadri con due bagni due, di cui uno galattico, due stanze guardaroba, terrazzo, filodiffusione e due televisioni (questi ultimi, per quanto mi riguarda, potrebbero anche toglierli...). Di solito ci assegnavano una Panorama Suite dalle pareti color porpora, ma quest'anno, forse perché sapevano che eravamo in luna di miele, ce ne hanno data una più vezzosa e romantica, tutta verde e rosa, molto carina. 



Visto che bel mazzo di rose mi ha regalato il mio sposo? In tinta con la camera. Sì, lo so: forse una foto del bagno non «si fa» tanto; ma che ci volete fare? Mi piace così tanto quel bagno, così giganteggiante! Di fronte c'è un tavolo da toeletta che prende tutta la parete, con specchio relativo, immenso: era un piacere truccarmi e mettermi in tiro, per cena. E a proposito di tiro, ovviamente ogni sera dovevo cambiare abito e così ho portato 14 vestiti 14:


(L'avete riconosciuto? Il primo da sinistra è il mio vestito da sposa!!!)
Parlando di cucina, le cene erano sempre squisite, abbondantissime, varie, con piatti ben presentati.


Di sera, mentre mi preparavo (ore e ore...), il Pupo cominciava ad accomodarsi al bar dell'hotel; quando lo raggiungevo (ore e ore dopo...), mi ordinava sempre o un prosecco o uno spritz.


Meno male che in hotel c'era la palestra! E comunque di mattina mi facevo sempre un bel po' di vasche in piscina. Insomma, siamo proprio stati bene: io mi sono anche fatta qualche trattamento beauty: manicure, impacco di Cleopatra, massaggio, hammam
(fantastico). Non è che sia diventata bella, però di sicuro più rilassata e decisamente beata!
Alla prossima puntata del viaggio di nozze dei Pupi. Ciao!

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