16 settembre 2015

Pasticcino al pistacchio amigurumi


Ciao!
Che ne dite di una merenda?
Magari un pasticcino al pistacchio?
Questo potrebbe fare per voi. Ho trovato lo schema
nel blog Grietjekarwietje; eccovi la mia traduzione.
Vi ricordo che se non avete voglia di farvelo da voi,
lo potete trovare nel mio SHOP online.
A presto!

Con il verde acqua:
Riga 1– In un anellino magico, lavorate 4 maglie basse (mb)
Riga 2– 3 mb in ogni m (12)
Riga 3– 1 mb, 3 mb nella m successiva, *1 mb, 1 mb, 3 mb nella m successiva* x 2 volte, 1 mb nella m successiva (20)
Riga 4– 1 mb, 1 mb nella m successiva, 3 mb nella m successiva, *1 mb, 1 mb, 1 mb, 1 mb, 3 mb nella m successiva* x 2 volte, 1 mb nella m successiva, 1 mb nella m successiva (28)
Riga 5– 1 mb, 1 mb nella m successiva, 1 mb nella m successiva, 3 mb nella m successiva, *1 mb, 1 mb, 1 mb, 1 mb, 1 mb, 1 mb, 3 mb nella m successiva* x 2 volte, 1 mb nella m successiva, 1 mb nella m successiva, 1 mb nella m successiva (36) (qui dovrà finire la base bianca)
Righe 6-10– 1 mb in ogni m (36)

Con il bianco:
1 mb in ogni m (36)
Per la base: partite dall'anellino magico della parte verde e fermatevi alla riga 5. Imbottite e cucite insieme la base e la parte verde.
Per il fiore: con il bianco, in un anellino magico lavorate 6 *catenelle, 1 maglia bassissima* x 5 volte. Cucite il fiore in cima alla parte verde. Aggiungete una perlina in tinta.

13 settembre 2015

Oggi vorrei...

... star seduta su una panchina così:

... un gatto così (e in effetti il mio gatto è così):

... una finestrella così:

... dei piatti così:

... una camicetta così:

... una shopper così:

... delle coperte così:

... dei Birkenstock così:

... delle collane così:

... delle maglie così:

... un pacchetto così:

... fare una merenda così:

... un giardino segreto così:

 ... un poster così:

... ed essere qui:

10 settembre 2015

Com'è bello colorare!


Ciao a tutti!
Come state? Avete trascorso una buona estate? Spero proprio di sì! Io purtroppo non sono riuscita a staccare neanche un po', e mi è toccato lavorare a ben tre guide (sono redattrice): Cina, Giordania e Danimarca. Inutile dire che avrei dato metà dei miei capelli per poter essere in Danimarca, invece di starmene al chiuso in casa a correggere la bozza relativa, ma tant'è... C'è di peggio, dài: mettiamola così. Comunque l'estate è stata bella perché non ho dovuto andare in ufficio, il che mi ha scansato tre ore buone al giorno di viaggio. Così ne ho approfittato per lanciarmi in un paio di nuove esperienze. Cosa? Innanzitutto, Duolingo. Lo conoscete? Si tratta di un corso on-line per imparare le lingue, interamente gratuito. Io mi sono cimentata col francese, che purtroppo finora era per utenti che parlano inglese – anche se devo dire che è sufficiente una conoscenza molto superficiale di questa lingua. Proprio oggi, però, dovrebbe uscire la versione Beta del francese per chi parla italiano: inutile dire che non sto nella pelle! La seconda cosa bella che ho scoperto quest'estate è... colorare. Sai scoperta, direte voi. In effetti è più una riscoperta, dato che da bambina (come tutti i bambini, credo) coloravo. Ma da qualche tempo c'è la moda del colorare anche da adulti. Pare che rilassi perché mentre si colora la mente vaga dove vuole senza però incastrarsi in un pensiero particolare (in genere sono i brutti pensieri quelli in cui ci s'incastra, o quanto meno ansiogeni, del tipo «devo lavare i vetri, devo stirare» e così via). Colorando invece... si colora e poco altro. Esistono in vendita parecchi libri da colorare (link Amazon.uk), ma se ne trovano anche nel web da scaricare gratis. Secondo me i più incredibili sono quelli tipo giardino segreto: sono già magnifici così, in bianco e nero. Ma mi piacciono anche quelli più schematici, tipo fiorelloni stilizzati alla Takashi Murakami o in stile Marimekko, oppure quelli sinuosi che ricordano un po' l'art nouveau. Nella foto vedete il mio primo disegno colorato (a pennarelli). Se vi piace, potete farlo anche voi scaricandovi l'originale che trovate a questo link.
Buon lavoro!!!

29 luglio 2015

Crostata al rabarbaro


Ciao a tutti!
Come state? Io benone: oggi per me è stato l'ultimo giorno di lavoro in ufficio. Il mio agosto sarà pieno di lavoro lo stesso e non riuscirò ad andare via, ma almeno me ne potrò restare a casa e non mi toccherà più fare oltre tre ore di viaggio per andare e tornare dall'ufficio. Eh sì: abitare in campagna è bellissimo, ma se non si guida può diventare scomodo, anche perché i nostri mezzi pubblici fanno schifo (chi si sposta in treno lo sa bene). Quindi, potendo restare a casa, penso che nei prossimi giorni «bisserò» una torta squisita che ho fatto qualche tempo fa: la crostata al rabarbaro. Conoscete il rabarbaro? E' una bella pianta che fa delle foglione enormi, i cui gambi sono color rosso mattone, come quelli che vedete in foto. In cucina si usano proprio i gambi, che hanno un gusto delizioso, un poco amarognolo, perfetto per i dolci. Purtroppo in Italia il rabarbaro non è molto conosciuto, e io personalmente non l'ho mai visto in vendita nei reparti di frutta e verdura. Però forse non molti sanno che il rabarbaro cresce benissimo in Italia! Basta avere un pezzetto di terra, comprarsi la piantina (io l'ho trovata da Viridea) e il gioco è fatto. In estate avrete una magnifica pianta con cui potrete fare delle delizie come la crostata al rabarbaro. Trovate la ricetta nel magnifico blog Due bionde in cucina, che, oltre a piatti da leccarsi i baffi, ha delle foto stupende.


Ingredienti

Per la base:
250 g di farina
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 bustina di lievito vanigliato
180 g di burro freddo a pezzetti
acqua ghiacciata q.b.

Per il ripieno:
380 g di gambi di rabarbaro tagliati a tocchetti
160 g di zucchero di canna
1 cucchiaio di maizena

Inoltre:
1 albume leggermente sbattuto da spennellare
zucchero semolato q.b. da spolverizzare

Nel mixer lavorate farina, zucchero e lievito. Unite il burro e ottenete un composto «sbrisolone». Unite pochissimissima acqua fino a ottenere un impasto che non deve essere appiccicoso. Fatene una palla e avvolgetela in pellicola; riponete in frigo per mezz'ora.
Lavate gli steli del rabarbaro e tagliateli a tocchetti lunghi 2 cm (non si deve spellare). Mescolate i tocchetti con zucchero e maizena.
Riprendete l'impasto e dividetelo in due. Stendetene ogni metà a 3 mm di spessore.
Foderate uno stampo di 24 cm con carta da forno e poi stendeteci sopra una delle due metà d'impasto (potete stendere la pasta direttamente sulla carta da forno che poi metterete nello stampo).
Versateci sopra il composto di rabarbaro.
Con l'apposita rotellina da agnolotti tagliate l'altra metà di impasto in strisce larghe 2 cm e sistematele sul composto in modo da formare dei rombi. Con la pasta avanzata fate una striscia lunga per sigillare il bordo. Spennelate la pasta con l'albume e cospargete lo zucchero semolato.
Cuocete in forno a 160°C per 45 minuti.

28 luglio 2015

Ricamo... campagnolo


Ciao, carissime lettrici e carissimi lettori!
Come state? Resistete al caldo torrido? Certo che è proprio dura! In questo momento, però, qui in campagna c'è finalmente una bella arietta: sembra di rivivere, di poter respirare di nuovo. A proposito di campagna, eccovi un ricamo che ho fatto qualche tempo fa, decisamente country. L'ho lavorato a punto croce e poi l'ho incorniciato di azzurro con applicazioni rustiche color écru. Ora è appeso in cucina, dove i colori dominanti sono appunto il blu, l'azzurro e il beige. Se volete farlo anche voi, eccovi lo schema, trovato sul magnifico blog Gazette94.
Ciao!

18 luglio 2015

Coppa di gelato amigurumi





Ciao a tutti!
Che caldo che fa! Con quest'afa, la cosa migliore da fare è mangiarsi un bel gelatone. Che ne dite di una coppa di gelato al limone, fragola e menta, con cialde, un ciuffetto di panna e – perché no? – anche una fragolina di bosco? Yum, mi sento già più fresca!
Ma se volete, potete anche farvela all'uncinetto.
Ecco le istruzioni.
Buon lavoro!




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