28 maggio 2014

Il mio giardino di maggio


Ciao a tutti! E così, fra giornate di sole e temporali improvvisi, maggio è quasi arrivato alla fine. Di giorno, quando era sereno, faceva caldo, ma di notte (almeno qui in campagna) ha sempre rinfrescato parecchio. E' stato comunque un buon mese, nel complesso, e le piante dell'orto e del frutteto hanno cominciato a dare i loro frutti... per lo più rossi, come potete vedere dal collage. Partendo da sinistra in alto e andando in senso orario: un rapanello gigante, una magnifica rosa, ciliegie, una rosa canina, una fragolona, il tagete sul davanzale della cucina, altre ciliegie, zucchine e... ancora ciliegie! Vi aspetto tutti per il collage di giugno! Ciao.

25 maggio 2014

Rosa di maggio...


In questo periodo, le mie passeggiate sono costantemente accompagnate da un delizioso profumo di rose. D'altronde è la stagione delle rose. E io cerco di non farmele mai mancare in casa: quasi ogni mattina mi armo di forbici e mi scelgo un bel bocciolo dal nostro roseto, che poi metto in cucina, in un vasetto blu. Ma ne ho anche sul comodino, dentro una lattirina bianca. E poi ci sono i mazzi di rose che spesso mi porta il Pupo. Ma perché non farci anche una bella rosa all'uncinetto? E magari aggiungerci due foglioline? E' l'ideale come spilla, che ne dite? Lo schema originale, in inglese, si trova sul blog  Attic24, un magnifico blog, coloratissimo e pieno di... gomitoli e di belle idee da realizzare a crochet.


Per la ROSA:
Avviate 26 cat.
Riga 1: partendo dalla 2a cat dall'u., lavorate una riga tutta a maglia bassa (25 m.). Voltate il lavoro.
Riga 2: partendo dalla 2a maglia dall'u., lavorate 5 maglie alte nella stessa m.
Fate 1 maglia bassissima nella m. successiva: ecco il primo petalo grande. Lavorate *5 maglie alta nella m. successiva, 1 maglia bassissima nella m. successiva*: secondo petalo grande). Ripetete da * a * altre 3 volte, fino ad avere 5 petali grandi.
Lavorate **5 mezze maglie alte nella m. successiva, 1 maglia bassissima nella m. successiva**: primo petalo medio. Ripetete da ** a ** altre 3 volte, fino a ottenere 4 petali medi.
Lavorate ***5 maglie basse nella m. successiva, 1 maglia bassissima nella m. successiva***: primo petalo piccolo. Ripete da *** a *** altre 2 volte, fino ad avere 3 petali piccoli.
Fermate e tagliate il filo, lasciandolo lungo 20 cm per cucire la rosa.
Arrotolate la striscia di petali, partendo dai petali piccoli, che andranno al centro, e terminando con i petali grandi, che saranno quelli esterni, cucendo man mano.

Per le FOGLIE (x 2):
Lavorate 8 cat.
Partendo dalla 2a cat dall'u., lavorate: 1 maglia bassa, 1 mezza maglia alta, 1 maglia alta, 2 maglie triple, 1 maglia alta, 1 mezza maglia alta, 1 maglia bassa. Ecco la prima metà della foglia.
Per fare la punta della foglia, lavorate 2 cat, inserite l'u. nella 1a cat e lavorate 1 maglia bassissima (picot).
Per fare la seconda metà della foglia dovete lavorare sulla riga di cat iniziale (7 m.): 1 maglia bassa, 1 mezza maglia alta, 1 maglia alta, 2 maglie triple, 1 maglia alta, 1 mezza maglia alta, 1 maglia bassa (come vedete, sono maglie speculari rispetto alla prima metà).
Lavorate ancora 1 maglia bassissima alla fine della foglia, tagliate e fermate il filo.

23 maggio 2014

Torta sbrisolona alla ricotta



Ecco un'altra ricetta per una torta facile e deliziosa. Anche questa volta, la mia fonte è il blog Marmellata di coccole, che è pieno di magnifiche foto che fanno venire l'acquolina in bocca e di ricette favolose: 
andatelo a visitare!
Ma intanto, prepariamo insieme questa bella e buona torta.

Ingredienti
• 300 g di farina
• 80 g di zucchero semolato
• 1 bustina di lievito vanigliato
• 100 g di burro fuso
• 1 uovo
Per il ripieno (ho variato un po' la ricetta originale, diminuendo le quantità):
• 250 g ricotta
• 60 g di zucchero a velo
• q.b. cioccolato fondente tritato (o gocce di cioccolato)

In una ciotola, mescolate grossolanamente con le mani la farina, lo zucchero semolato, il lievito, il burro fuso e l'uovo. In uno stampo da torta circolare, foderato con carta da forno bagnata e ben strizzata, mettete due terzi di questo impasto e livellatelo schiacciandolo bene. Preparate il ripieno mescolando con un cucchiaio la ricotta, lo zucchero a velo e il cioccolato tritato. Spalmate questo ripieno sull'impasto nello stampo da torta, arrivano a 1 cm dal bordo. Ricoprite con  il resto dell'impasto, livellandolo bene. Infornate per una mezz'ora a 180°.

21 maggio 2014

Un ricamo per voi


Ciao a tutti!
Oggi voglio dedicare alle mie care lettrici (e agli sparuti lettori...) 
questo mio ricamo primaverile. L'originale l'ho regalato a mia mamma 
per il suo compleanno. Se volete ricamarlo anche voi, 
lo schema si trova sul bellissimo blog Gazette94.
A presto!

16 maggio 2014

Catus!

Ciao a tutti!
Tempo fa vi avevo parlato di due bei gattoni che un giorno hanno deciso di venire nel nostro giardino, uno rosso e uno bianco e nero (post qui). Purtroppo quello bianco e nero, Mic Mac, era un impavido guerriero, e una sera, dopo un'epica scazzottata con un altro micio, è sparito e da allora non l'abbiamo più visto. Speriamo che stia bene. Invece, il gatto rosso ha deciso di adottarci e si è stabilito qui da noi. Non è bellissimo?

Siccome all'inizio non eravamo sicuri che fosse un maschio o una femmina, gli abbiamo dato un nome «unisex»: Catus. Appena arrivato, si è impossessato di una sedia della sala, con relativo cuscino, ovviamente bianco, sennò che gusto c'è'? Ma devo dire che Catus è un gatto molto pulito; il problema è che ha un bel pelo folto e lungo, molto morbido, che sparpaglia allegramente per tutta la casa. Meno male che il pavimento laminato ha un colore abbastanza simile al suo pelo, così si mimetizza!

Catus ama fare soprattutto due cose: mangiare e dormire. Quando dorme (cioè praticamente tutto il giorno) assume delle pose buffissime.


Verso le cinque del pomeriggio, però, si sveglia e comincia a curiosare e gironzolare qua e là. Ad esempio, adora infilarsi nei sacchetti di carta.

Ma anche il cesto della legna ha un certo fascino. Non sembra un posto comodo, ma a quanto pare a lui piace.

Tempo fa i «nonni» (leggi: i miei genitori, mentre io sono la «mamma») gli hanno regalato una cuccetta molto trendy, rossa a pois. E' stato amore a prima vista, anche se da qualche giorno Catus sembra un po' disamorato.


In effetti, come dargli torto: vuoi mettere la soddisfazione di riempire di peli rossi il divano?

Ma non pensiate che Catus sia un fannullone: talvolta mi aiuta nelle faccende domestiche. Qui, ad esempio, lo vediamo che mi dà una mano mentre cambio le lenzuola.

Qui, invece, mi aiuta a togliere la polvere dai pavimenti. In realtà, più che altro corre dietro allo straccetto colorato per giocarci...

Quando, la sera, mi metto sul divano con il pc portatile, lui mi si avvinghia al braccio, ostacolandomi nella scrittura: non stupitevi, quindi, se ogni tanto nei commenti che lascio ai vostri post leggete parole incomprensibili!

Ma a volte... il miracolo! 
Catus assume un'aspressione vigile e attenta!

Uhm, ma non dura molto: si sta abbioccando...

Come volevasi dimostrare...

Non è dolcissimo?

Catus si è anche appropriato della nostra soffice coperta di pile.

Lui sa bene che non dovrebbe assolutamente dormire sul letto, ma è più forte di lui. E io, quando lo vedo con quel musino adorabile, non me la sento di sgridarlo.


D'altronde, è un gatto che ama l'igiene.

Uhm, e adesso dove si sarà nascosto?

Quando esco in giardino per fare due passi, mi viene sempre dietro come un cagnolino. E' bellissimo in mezzo al verde. Passeggia con me, si guarda intorno incuriosito, a volte si arrampica su un albero (con cautela)...

... ma poi finisce sempre allo stesso modo: pisolino! (Notare il cuscino: non può mica dormire direttamente sull'erba, eh!)

Rientrato in casa, un ottimo campo di gioco è l'armadio di mamma: quanti bei cassetti da esplorare!

Sui ripiani, fra i vestiti, si possono trovare comodissimi angolini.

Infatti Catus ci tiene all'eleganza.

Quando ci siamo resi conto che ormai Catus ci aveva scelti come genitori adottivi, l'abbiamo portato dal veterinario per una visita generale, per farlo vaccinare e anche per capire se è un maschio o una femmina. Temevo che il trasportino sarebbe stato un trauma, e invece... ci si è infilato da solo!

Ebbene, catus è un maschio castrato. Ora è con noi da vari mesi. Abbiamo fatto un sacco di congetture sulla sua vita prima di noi, ed eravamo giunti alla conclusione che l'avessero abbandonato. Ci chiedevamo quanti chilometri avesse percorso fra gli stenti e in mezzo a mille difficoltà, prima di approdare a un porto sicuro. Ci chiedevamo quanto potesse essere rimasto traumatizzato dall'abbandono, quanto potesse essere triste senza i suoi veri genitori. Povero Catus!
Un giorno la nostra vicina di casa, Maria Pia, santa donna animalista, che abita di fronte a noi, ci ha chiesto se per caso avevamo noi il suo gatto rosso, Mini. Gatto rosso?? Ebbene, Mini e Catus sono la stessa persona, ops, lo stesso gatto! Morale: il «povero animaletto abbandonato» è in realtà un traditore fedifrago: dopo anni di amorevoli cure da parte della sua prima mamma, ha pensato bene di abbandonarla per trovarsi dei nuovi genitori. Per fortuna, Maria Pia conosce i gatti e non se l'è presa: sa che Mini-Catus sta bene e sa dove trovarlo. E poi, al mattino presto lui va da lei a fare la prima colazione, quindi lo vede ancora. Fra l'altro, questo bel micione sapete quanti anni ha? 14! Non li dimostra, vero? Be', inutile dire che lui ha portato dei cambiamenti nella nostra vita: avere un gatto in casa migliora l'umore. E' un animaletto tanto caro, una presenza importantissima, una fonte di gioia e di calore, come quando lo tengo in braccio la sera davanti alla tv o sonnecchiamo insieme a letto al mattino o passeggiamo nel prato o sediamo tutti e tre al tavolino sotto gli alberi. Il mio dolce Catulino...
Ciao!

12 maggio 2014

Due passi per Salisburgo

Ciao a tutti!
Come vi avevo promesso, oggi vi porto a fare due passi a Salisburgo, 
in Austria, dove sono stata un paio di settimane fa.
Salisburgo è una cittadina di circa 150.000 abitanti, situata nell'Austria centro-settentrionale.

La via principale, Getreidegasse, è molto carina, con tanti negozi 
(e tantissimi turisti!)

Su questa via si aprono molti passaggi, che portano o ad altre strade 
o a graziossisimi cortiletti, con negozietti e bancarelle.

In questa strada ci sono magnifici palazzi in stile barocco, 
in genere dai colori pastello.

E poi c'è la casa dove nacque Mozart, superfotografata 
(e con sotto il supermercato Spar...).

E a proposito di Mozart... ecco l'articolo più venduto di tutta la via!

Questa strada è sempre affollata di turisti, ma per fortuna, appena attraversato il fiume, si arriva in una parte della città molto più tranquilla.

Come vi dicevo, in tutto il centro ci sono molti negozi, alcuni di paccottiglia turistica, altri molto più belli, come ad esempio questo, di vestiti sartoriali.

Restando in tema negozi, guardate queste insegne: McDonald's, Zara e l'onnipresente birra Gösser.

Salisburgo è (giustamente) famosa anche per le sue belle chiese barocche, dai sontuosi interni.

Un simbolo della città è il castello che la sorveglia dall'alto, 
la fortezza Hohensalzburg.

Ma per me, uno dei simboli della città è la gastronomia, in particolare i deliziosi brezel e la squisita weissbier, possibilmente da sorseggiare sotto gli alberi in un bel biergarten come questo, Die Weisse (notare i signori al tavolo in primo piano, che avevano organizzato una vivace bisca!).

Per un caffè in un ambiente più formale ed elegante, 
niente di meglio che Sacher: che ne dite?


Tornando ai simboli della città, come dimenticare il film Tutti insieme appassionatamente (The Sound of Music), in parte girato proprio qui? Stupendo! Ovviamente esiste un tour tematico.

Altra cosa da non perdere sono i magnifici e curatissimi giardini del Mirabell. Chi ha visto il film di cui sopra non potrà fare a meno di salire la scala canticchiando «DO se do una cosa a te. RE è il re che c'era un dì. 
Mi è il mi per dire a me...» e così via.

Allora, che ne dite? Non vi viene voglia di fare una vacanzina a Salisburgo?
Ciao!

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