Ieri sera ho partecipato alla Notte bianca di Torino; era la prima volta che ne vedevo una. L'idea era quella di provare l'ebbrezza di visitare un museo di notte, nella fattispecie il Museo d'Arte Orientale. Alla fine, però, ci siamo persi per le vie e le piazze del centro, sotto una pioggia incessante, per poi rifugiarci a cenare in un ristorante di «specialità etniche», leggi: mediorientali. Veramente carino, buona cucina; dato che tutti i tavoli erano occupati, ci hanno dirottati verso una saletta al piano superiore piena di tappeti
e cuscini, dove abbiamo mangiato su tavolini bassissimi, seduti su pouf: un'esperienza non comodissima, ma simpatica. Dopo aver atteso mezz'ora una baklava che (purtroppo) non è mai arrivata, ci siamo rituffati nella Torino by night, troppo tardi per visitare il museo; così, abbiamo ancora passeggiato per il centro, approfittando di qualche edificio storico lasciato aperto al pubblico per l'occasione, come Palazzo Birago di Borgaro, col suo incantevole, misteriosissimo giardino, che sempre avevo scrutato ma solo da fuori. Poco prima di rincasare, abbiamo assistito ai fuochi artificiali, un po' difficili da guardare con un ombrello sulla testa... Una bella serata, diversa dal solito.
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