E anche oggi, una ricetta di pesce! Incredibile per una come me, che fino a poco tempo fa non ha quasi mai cucinato il pesce. Ma dato che i miei due ultimi (nonché primi) tentativi hanno avuto esito positivo, ora mi sento incoraggiata a provare altre ricette. Così, ieri sera ho preparato i calamari in umido. In realtà, volevo fare i moscardini in umido, ma si sa: dal pescivendolo sul mercato si deve prendere quello che c'è, e ieri... niente moscardini, né seppioline. Così ho ripiegato sui calamari, con cui ho fatto «conoscenza» poco tempo fa, preparando il fritto di totani e cavolfiore. Nel pomeriggio ho quindi cominciato a «minestrare» il mio primo umido di pesce, e devo dire che è venuto proprio bene: è piaciuto perfino al Pupo, che notoriamente non ama molto molluschi e affini. Non ne è avanzata nemmeno una cucchiaiata! E io che pensavo già a come riciclare gli avanzi, il giorno dopo...
• 2 calamari
• 2 lattine di passata di pomodoro
• 200 gr di piselli surgelati
• sale
• pepe
• peperoncino
• olio d'oliva
• qualche oliva nera
• pochi capperi
• pane
Ecco come si prepara. Pulite i calamari e tagliateli a rondelle (esattamente come se doveste fare dei totani). Mettete un goccio d'olio in una pentola, meglio se di terracotta, e versateci la passata di pomodoro; salatela, pepatela e insaporitela col peperoncino. Dopo qualche minuto aggiungete gli anelli di calamaro, le olive e i capperi. Lasciate cuocere a fuoco non troppo basso, con la pentola coperta, per 20 minuti. Poi aggiungete i piselli (se usate quelli in scatola, aggiungeteli 5 minuti prima della fine della preparazione, dato che sono già cotti). Cuocete ancora, scoperto, per 10-15 minuti. Nel frattempo, tagliate a fettone il pane e disponetele sulla leccarda del forno per farle diventare un po' croccanti fuori. Servite dunque i calamari in umido dentro ciotole di terracotta, se le avete, con qualche fetta di pane accanto.
Buon appetito!
(Si ringrazia Gianni – che è appena diventato nonno!!! – per i consigli culinari.)
Prego!
RispondiEliminaGianni